Intervista a Luca Roncoroni
Promozione
scritto da Basket Brembate Sopra il 18-08-2016 16:15
1. Iniziamo con la solita domanda! Da quanto tempo giochi a basket e come hai iniziato?
Ho iniziato a giocare a basket all´età di 8 anni proprio qui a Brembate. Mio padre è stato un giocatore a sua volta e mi ha trasmesso la sua passione per questo bellissimo sport.
2. Fino ad ora quando chiedevo di riti pre-partita, tutti hanno risposto concentrazione e musica.
Sono curiosa della tua risposta da grande appassionato di musica!
La musica è sicuramente una parte importantissima della preparazione ad una partita, e anch´io la utilizzo per concentrarmi e focalizzarmi. Scelgo solitamente dischi che abbiano "muri sonori" abbastanza potenti in modo da isolarmi dall´ambiente circostante e non farmi distrarre, quindi soprattutto musica ambient o robe doom/drone (ti direi Euvium, Hammock, Jesu e Sleep tra gli altri), ma vado anche su cose più elettroniche come Efdemin o Burial.
A inizio anno ho avuto un periodo in cui ascoltavo solamente black metal, e quindi mi ritrovavo a fare cyclette prima di scendere in campo con Burzum o i Darkthrone: un abbinamento abbastanza straniante. Prima di allenarmi invece di solito faccio uscire la mia anima più "nigga" e vado di hip hop, sia cose più old school come Public Enemy e Wu Tang Clan che roba più moderna, come i Roots. Ultimamente ho in loop l´ultimo disco di Murubutu. In ogni caso l´abbinamento basket-hip hop è imprescindibile.
3. Ti è stato spesso rimproverato di giocare poco per la squadra e anche per la difesa sono state avanzate critiche, secondo te hai migliorato questi aspetti?
Quelli che hai nominato sono sempre stati aspetti del gioco in cui sono carente; in quest´ultimo anno mi sono impegnato per migliorarmi, e qualche tiepido feedback positivo mi è arrivato. In ogni caso diciamo che ho ancora un gigante cartello "lavori in corso" attaccato sulla schiena, nel frattempo godetevi le mie penetrazioni 1 vs 5 :)
4. Quest´anno ti abbiamo visto anche nel ruolo di play, come ti trovi in questo ruolo?
Il mio adattamento a playmaker è stata dettata da necessità dovute agli infortuni e alle assenze, sicuramente non è il mio ruolo e ho tantissimo da imparare. E´ stata senz´altro una bella sfida, che so di non aver sempre portato avanti al meglio perchè la mia indole mi porta a provare ad attaccare il canestro in ogni situazione, anche quando magari non ci sarebbero le premesse per farlo (altro aspetto del mio gioco che sto provando a limare).
5. Oltre a essere un giocatore, sei anche allenatore dell´under 15. Ti piace lavorare con i più i piccoli? Qual è la cosa più importante che vuoi insegnare alla tua squadra?
Lavorare con i più piccoli è bellissimo, soprattutto con i bambini nel minibasket. E´ una cosa che ti aiuta a riscoprire il valore e la semplicità di tante cose che loro riescono ancora ad apprezzare, ed è un mondo dove regnano la spontaneità e la sincerità, cosa che ti aiuta tantissimo a crescere tanto come persona quanto come allenatore: se un bambino si annoia o vuole fare altro te lo dice subito senza problemi, filtri o ipocrisie, e allo stesso modo riescono a trasmetterti sempre l´entusiasmo per una cosa che gli piace. Da questo punto di vista forse sto imparando più io da loro che viceversa.
Quello che vorrei riuscire a fare come allenatore giovanile credo sia trasmettere la passione che ho per questo sport anche ai ragazzi che seguo, e dal punto di vista tecnico vorrei poterli aiutare a diventare giocatori che sappiano andare oltre i limiti che io stesso ho come giocatore, quindi gioco di squadra e difesa (che come hai detto sono sicuramente le mie lacune maggiori).
6. La prima fase è terminata, inizia stasera la seconda fase ed è il primo appuntamento di un serie di impegni tra allenamenti (anche domenicali) e partite. Come vi state preparando come squadra? C´è qualche vostra qualità su cui punterete?
Come hai detto tu ora inizia la vera stagione e non sono più ammessi passi falsi. Ci stiamo preparando con tanti impegni in palestra senza pause o festività, e tutti ci stiamo impegnando ad esserci sempre per poter garantire alla squadra il meglio che ognuno di noi può contribuire a dare.
Proprio la coralità e l´amalgama di questa squadra possono essere il nostro valore aggiunto in questa nuova fase, unitamente alla voglia di rivalsa dopo la conclusione della scorsa stagione.
7. Parliamo della pagina facebook "Alex Espero aka "Il Maestro" Official +18", di cui sei l´ideatore! Abbiamo la versione del Maestro, che durante la sua intervista ha esplicitamente detto di chiedere a te (e come disobbedire?), per cui: da cosa è nata, ma soprattutto perché?
Sono sicuro che lui ti risponderebbe "perchè no?". La pagina è nata dall´unione di tre menti deviate e colme di idee ignoranti sempre nuove, oltre a me infatti hanno sempre contribuito nei contenuti anche i miei fidi editor Luca Bonfanti e Il Berta.
Diciamo che la pagina è un tripudio post-moderno di innumerevoli citazioni filmiche, musicali e letterarie che si arricchiscono di nuovi significati grazie all´invidiabile presenza scenica del Maestro, il cui ormai abusatissimo pseudonimo è nato come inno alla sua indole sorniona e sempre allegra, alla sua proverbiale correttezza in campo e alla sobrietà della sua vita mondana. Andrebbe preso come modello di vita da tutti. Ultimamente abbiamo preso una piega che eufemisticamente definirei molto esoterica e politicamente non troppo "corretta", che sembra incontrare molti apprezzamenti, ma prossimamente ci rinnoveremo nuovamente.
Infine un importante merito va dato ai devoti discepoli del Maestro, che a suon di "mi piace" e commenti adoranti contribuiscono a mantenere alto il nostro entusiasmo. Pazuzu vobiscum!
8. Ultima domanda, cosa vuoi dire ai tifosi? Come devono prepararsi per supportarvi in questa fase importantissima?
Sicuramente tutta la squadra auspica un ritorno all´incredibile tifo visto in occasione della partita casalinga con i Latin Brothers, imprescindibile per caricarci a dovere nella fase decisiva della stagione, magari arricchito con qualche nuova idea. Potrebbero ad esempio prendere qualche spunto dalla festa di laurea della mia intervistatrice ;)
Ho iniziato a giocare a basket all´età di 8 anni proprio qui a Brembate. Mio padre è stato un giocatore a sua volta e mi ha trasmesso la sua passione per questo bellissimo sport.
2. Fino ad ora quando chiedevo di riti pre-partita, tutti hanno risposto concentrazione e musica.
Sono curiosa della tua risposta da grande appassionato di musica!
La musica è sicuramente una parte importantissima della preparazione ad una partita, e anch´io la utilizzo per concentrarmi e focalizzarmi. Scelgo solitamente dischi che abbiano "muri sonori" abbastanza potenti in modo da isolarmi dall´ambiente circostante e non farmi distrarre, quindi soprattutto musica ambient o robe doom/drone (ti direi Euvium, Hammock, Jesu e Sleep tra gli altri), ma vado anche su cose più elettroniche come Efdemin o Burial.
A inizio anno ho avuto un periodo in cui ascoltavo solamente black metal, e quindi mi ritrovavo a fare cyclette prima di scendere in campo con Burzum o i Darkthrone: un abbinamento abbastanza straniante. Prima di allenarmi invece di solito faccio uscire la mia anima più "nigga" e vado di hip hop, sia cose più old school come Public Enemy e Wu Tang Clan che roba più moderna, come i Roots. Ultimamente ho in loop l´ultimo disco di Murubutu. In ogni caso l´abbinamento basket-hip hop è imprescindibile.
3. Ti è stato spesso rimproverato di giocare poco per la squadra e anche per la difesa sono state avanzate critiche, secondo te hai migliorato questi aspetti?
Quelli che hai nominato sono sempre stati aspetti del gioco in cui sono carente; in quest´ultimo anno mi sono impegnato per migliorarmi, e qualche tiepido feedback positivo mi è arrivato. In ogni caso diciamo che ho ancora un gigante cartello "lavori in corso" attaccato sulla schiena, nel frattempo godetevi le mie penetrazioni 1 vs 5 :)
4. Quest´anno ti abbiamo visto anche nel ruolo di play, come ti trovi in questo ruolo?
Il mio adattamento a playmaker è stata dettata da necessità dovute agli infortuni e alle assenze, sicuramente non è il mio ruolo e ho tantissimo da imparare. E´ stata senz´altro una bella sfida, che so di non aver sempre portato avanti al meglio perchè la mia indole mi porta a provare ad attaccare il canestro in ogni situazione, anche quando magari non ci sarebbero le premesse per farlo (altro aspetto del mio gioco che sto provando a limare).
5. Oltre a essere un giocatore, sei anche allenatore dell´under 15. Ti piace lavorare con i più i piccoli? Qual è la cosa più importante che vuoi insegnare alla tua squadra?
Lavorare con i più piccoli è bellissimo, soprattutto con i bambini nel minibasket. E´ una cosa che ti aiuta a riscoprire il valore e la semplicità di tante cose che loro riescono ancora ad apprezzare, ed è un mondo dove regnano la spontaneità e la sincerità, cosa che ti aiuta tantissimo a crescere tanto come persona quanto come allenatore: se un bambino si annoia o vuole fare altro te lo dice subito senza problemi, filtri o ipocrisie, e allo stesso modo riescono a trasmetterti sempre l´entusiasmo per una cosa che gli piace. Da questo punto di vista forse sto imparando più io da loro che viceversa.
Quello che vorrei riuscire a fare come allenatore giovanile credo sia trasmettere la passione che ho per questo sport anche ai ragazzi che seguo, e dal punto di vista tecnico vorrei poterli aiutare a diventare giocatori che sappiano andare oltre i limiti che io stesso ho come giocatore, quindi gioco di squadra e difesa (che come hai detto sono sicuramente le mie lacune maggiori).
6. La prima fase è terminata, inizia stasera la seconda fase ed è il primo appuntamento di un serie di impegni tra allenamenti (anche domenicali) e partite. Come vi state preparando come squadra? C´è qualche vostra qualità su cui punterete?
Come hai detto tu ora inizia la vera stagione e non sono più ammessi passi falsi. Ci stiamo preparando con tanti impegni in palestra senza pause o festività, e tutti ci stiamo impegnando ad esserci sempre per poter garantire alla squadra il meglio che ognuno di noi può contribuire a dare.
Proprio la coralità e l´amalgama di questa squadra possono essere il nostro valore aggiunto in questa nuova fase, unitamente alla voglia di rivalsa dopo la conclusione della scorsa stagione.
7. Parliamo della pagina facebook "Alex Espero aka "Il Maestro" Official +18", di cui sei l´ideatore! Abbiamo la versione del Maestro, che durante la sua intervista ha esplicitamente detto di chiedere a te (e come disobbedire?), per cui: da cosa è nata, ma soprattutto perché?
Sono sicuro che lui ti risponderebbe "perchè no?". La pagina è nata dall´unione di tre menti deviate e colme di idee ignoranti sempre nuove, oltre a me infatti hanno sempre contribuito nei contenuti anche i miei fidi editor Luca Bonfanti e Il Berta.
Diciamo che la pagina è un tripudio post-moderno di innumerevoli citazioni filmiche, musicali e letterarie che si arricchiscono di nuovi significati grazie all´invidiabile presenza scenica del Maestro, il cui ormai abusatissimo pseudonimo è nato come inno alla sua indole sorniona e sempre allegra, alla sua proverbiale correttezza in campo e alla sobrietà della sua vita mondana. Andrebbe preso come modello di vita da tutti. Ultimamente abbiamo preso una piega che eufemisticamente definirei molto esoterica e politicamente non troppo "corretta", che sembra incontrare molti apprezzamenti, ma prossimamente ci rinnoveremo nuovamente.
Infine un importante merito va dato ai devoti discepoli del Maestro, che a suon di "mi piace" e commenti adoranti contribuiscono a mantenere alto il nostro entusiasmo. Pazuzu vobiscum!
8. Ultima domanda, cosa vuoi dire ai tifosi? Come devono prepararsi per supportarvi in questa fase importantissima?
Sicuramente tutta la squadra auspica un ritorno all´incredibile tifo visto in occasione della partita casalinga con i Latin Brothers, imprescindibile per caricarci a dovere nella fase decisiva della stagione, magari arricchito con qualche nuova idea. Potrebbero ad esempio prendere qualche spunto dalla festa di laurea della mia intervistatrice ;)
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